

“Anime salve”è un lavoro che Gabriele Geminiani ha realizzato attraverso l’assemblaggio fra oggetti “restituiti” dalle maree, un progetto dai lunghi tempi di gestazione e dalle diverse forme di rappresentazione.
In scena ora la sua trasposizione teatrale: a prendersi cura dell’originale copione è Fabrizio Raggi che dirige ed interprata lo spattacolo con gli attori Antonio Fazzini, Elisa Manzaroli, Irene Zanchini, Tiziana Viano e lo stesso Gabriele Geminiani. Al sassofono di Michele Selva sono affidati i suoni che faranno da contrappunto ai dialoghi e che andranno ad abitare i silenzi marini e a sottolineare buriane e tempeste.
Sul palco non mancheranno le cose ritrovate sulla battigia, anche loro alla stregua di attori e creature in carne e ossa.
Parlare di migrazioni e di soprusi verso i più deboli è spesso difficile quando gli stereotipi contraddistinguono l’informazione. Ecco che allora l’arte, quando viene a sostegno, fa diventare tutto più semplice. Sì, perché può parlare di storie, di uomini, senza ridurre il fenomeno a numeri e flussi.
Così sintetizza il regista Fabrizio Raggi: “Anime salve è un testo al tempo stesso poetico, struggente e reale. Oggetti come persone e persone come oggetti, inconsapevoli e innocenti destinatari di una sorte del tutto incerta, dove la natura è madre e matrigna, dove il riscatto arriva da una parola tremolante e da una salvifica, autoironica battuta.”
Lo spettacolo si propone di viaggiare a lungo, percorrendo rotte costiere e luoghi dal grande valore evocativo e simbolico”.